Riavvio del trattamento anticoagulante dopo emorragia intracranica nei pazienti con fibrillazione atriale e impatto su ictus ricorrente, mortalità e sanguinamento
L’emorragia intracranica è la complicanza più temuta della terapia anticoagulante orale.
L'opzione di trattamento ottimale per i pazienti con fibrillazione atriale che sopravvivono a una emorragia intracranica rimane sconosciuta.
Si è ipotizzato che il riavvio del trattamento anticoagulante orale sia associato a un minore rischio di ictus e di mortalità rispetto alla mancata ripresa.
Nei registri nazionali danesi nel periodo 1997-2013 sono stati identificati pazienti affetti da fibrillazione atriale in trattamento con anticoagulanti orali con emorragia intracranica incidente.
I pazienti sono stati stratificati per regimi di trattamento ( nessun trattamento, trattamento anticoagulante orale, o terapia antiaggregazione piastrinica ) dopo emorragia intracranica.
I tassi di eventi sono stati valutati 6 settimane dopo la dimissione dall'ospedale e sono stati confrontati con modelli di rischio proporzionale di Cox.
In 1.752 pazienti ( 1 anno di follow-up ), il tasso di ictus ischemico / embolia sistemica e mortalità per qualsiasi causa ( per 100 anni-persona ) per i pazienti trattati con anticoagulanti orali è stato pari a 13.6 rispetto a 27.3 per i pazienti non-trattati e 25.7 per i pazienti sottoposti a terapia antiaggregante.
Il tasso di ictus ischemico / embolia sistemica e mortalità per qualsiasi causa ( per 100 anni-persona ) per recidiva di emorragia intracranica, il tasso di ictus ischemico / embolia sistemica e mortalità per tutte le cause ( per 100 anni-persona ) in pazienti trattati con anticoagulanti orali è stato pari a 8.0 rispetto a 8.6 nei pazienti non-trattati e 5.3 nei pazienti in terapia antiaggregante.
L'hazard ratio aggiustato ( aHR ) di ictus ischemico / embolia sistemica e mortalità per tutte le cause è stato pari a 0.55 nei pazienti in trattamento anticoagulante orale rispetto a nessun trattamento.
Per ictus ischemico / embolia sistemica e mortalità per tutte le cause, gli hazard ratio sono stati, rispettivamente, 0.59 e 0.55.
In conclusione, il trattamento anticoagulante orale è risultato associato a una significativa riduzione dei tassi di ictus ischemico / mortalità per tutte le cause, sostenendo la reintroduzione della terapia anticoagulante orale dopo emorragia intracranica. ( Xagena2015 )
Nielsen PB et al, Circulation 2015; 132: 517-525
Neuro2015 Cardio2015 Farma2015
Indietro
Altri articoli
Sicurezza del passaggio da un antagonista della vitamina K a un anticoagulante orale non-antagonista della vitamina K nei pazienti anziani fragili con fibrillazione atriale: studio FRAIL-AF
Vi è ambiguità sulla questione se i pazienti fragili con fibrillazione atriale gestiti con antagonisti della vitamina K ( VKA...
Effetto dell'ablazione transcatetere mediante isolamento della vena polmonare con o senza isolamento della parete atriale posteriore sinistra sulla recidiva di aritmia atriale nella fibrillazione atriale persistente: studio CAPLA
L'isolamento della vena polmonare ( PVI ) da solo è meno efficace nei pazienti con fibrillazione atriale persistente rispetto alla...
Sviluppo e validazione del punteggio DOAC, un nuovo strumento di previsione del rischio di sanguinamento per i pazienti con fibrillazione atriale in trattamento con anticoagulanti orali ad azione diretta
Gli attuali strumenti di decisione clinica per valutare il rischio di sanguinamento nei soggetti con fibrillazione atriale hanno prestazioni limitate...
Progressione della fibrillazione atriale dopo crioablazione o terapia farmacologica
La fibrillazione atriale è una malattia cronica e progressiva e le forme persistenti di fibrillazione atriale sono associate a maggiori...
Associazioni della dose di Apixaban con esiti di sicurezza ed efficacia nei pazienti con fibrillazione atriale e grave malattia renale cronica
Le raccomandazioni per il dosaggio di Apixaban ( Eliquis ) sulla base della funzionalità renale non sono coerenti tra l'FDA...
Ablazione transcatetere nell'insufficienza cardiaca allo stadio terminale con fibrillazione atriale
Il ruolo dell’ablazione transcatetere nei pazienti con fibrillazione atriale sintomatica e insufficienza cardiaca allo stadio terminale non è noto. È stato...
Sicurezza ed efficacia dell'ablazione a campo pulsato nel trattamento della fibrillazione atriale: esiti a un anno dal registro MANIFEST-PF
L'ablazione a campo pulsato è una nuova modalità di ablazione cardiaca non-termica che utilizza impulsi elettrici ultrarapidi per causare la...
Effetti dell'anticoagulazione orale nelle persone con fibrillazione atriale dopo emorragia intracranica spontanea: studio COCROACH
La sicurezza e l’efficacia degli anticoagulanti orali per la prevenzione di eventi cardiovascolari avversi maggiori nelle persone con fibrillazione atriale...
Anticoagulazione precoce versus tardiva per l'ictus nei pazienti con fibrillazione atriale
L'effetto dell'inizio precoce rispetto all'inizio successivo degli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) nelle persone con fibrillazione atriale che hanno...
Ablazione a campo pulsato o termica convenzionale per la fibrillazione atriale parossistica
L’isolamento della vena polmonare mediante catetere è un trattamento efficace per la fibrillazione atriale parossistica. L’ablazione a campo pulsato, che...